Trump affronta le ultime fasi cruciali del processo a New York per presunti pagamenti illeciti a Stormy Daniels.
L’ex presidente Donald Trump è di nuovo sotto i riflettori, questa volta per un processo che riguarda presunti pagamenti illeciti alla pornostar Stormy Daniels.
Con le argomentazioni finali previste per oggi, come riportato da IlMessaggero.it e l’Ansa, l’udienza a New York rappresenta un momento cruciale nella lunga serie di vicende legali che coinvolgono l’ex presidente.
La difesa di Donald Trump al processo Stormy Daniels
Durante le arringhe finali, l’avvocato di Donald Trump, Todd Blanche ha ribadito con fermezza l’innocenza del suo cliente. “Il presidente è innocente“, ha dichiarato l’avvocato dell’ex presidente USA.
“Non ha commesso alcun crimine, e il procuratore distrettuale non ha soddisfatto l’onere della prova: punto, le prove sono tutto“. Con queste parole, la difesa ha cercato di minare la credibilità delle accuse, sottolineando l’importanza delle prove concrete nel determinare la colpevolezza o l’innocenza di Trump.
Trump stesso, poco prima di entrare in tribunale, ha utilizzato i social media per esprimere il suo pensiero sulla situazione, definendo che: “Oggi è un giorno pericoloso per l’America“.
Le fasi finali del processo
Il processo contro Trump ha raggiunto la fase finale dopo quattro settimane intense, caratterizzate da testimonianze chiave e momenti di alta tensione. Tra i venti testimoni che hanno preso la parola, i più rilevanti sono stati proprio Stormy Daniels e Michael Cohen.
La pornostar ha fornito dettagli scabrosi riguardo il suo incontro con Trump, dettagli che la difesa ha tentato di screditare come irrilevanti. Le argomentazioni finali della difesa si concentreranno probabilmente sulla presunta inattendibilità di Daniels e Cohen.
D’altra parte, i procuratori avranno il compito di presentare una narrazione coerente che colleghi tutti gli elementi del caso, anche quelli contestati dalla difesa come non attinenti.
Secondo esperti legali citati dalla CNN, il loro obiettivo sarà dimostrare che le azioni di Trump costituiscono una violazione della legge elettorale.
Nonché che le dichiarazioni finanziarie falsificate servivano a coprire i 130.000 dollari pagati per il silenzio di Daniels riguardo il presunto rapporto sessuale con l’ex presidente.